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Immagine del redattoreDavide pagliuca

9 DOMANDE PER AUMENTARE LA COESIONE DEL TEAM


#1 – Cosa posso fare per te?

Affinché sia possibile disporre di un team produttivo, soddisfatto e ben disposto, il responsabile deve sforzarsi di mettere l’intero gruppo nella condizione di lavorare con serenità e spensieratezza: rivolgersi ad una persona anche semplicemente chiedendole cosa si può fare per lei, consente già nel breve periodo di creare un contesto professionale in cui la partecipazione e l’entusiasmo regnano sovrani. Dare importanza ai singoli membri come al gruppo permette di non far mai sentire la persona come un mero numero.

#2 – Come stai?

Può sembrare una domanda banale, ma considerato il fatto che ogni collaboratore ha una vita privata al di fuori dell’ufficio e che le prestazioni lavorative possono essere profondamente influenzate dalle situazioni personali, un buon leader sa’ interessarsi al benessere privato dei membri della sua squadra senza per questo risultare inopportuno.

Una buona routine per il team building nasce spesso dal semplice fatto che componenti della propria squadra si sentano presi in considerazione non solo per il loro apporto lavorativo.

Un onesto e sano interessamento per la sfera personale aiuta a compattare il team creando legami indissolubili su cui poter contare in qualsiasi momento.

#3 – Quale incarico ti stimola maggiormente?

Per il team building gioca un ruolo determinante la capacità del team leader di capirequali leve usare per stimolare i propri collaboratori, gratificandoli e rendendoli soddisfatti del lavoro svolto.

Sapere con precisione quali mansioni li fanno appassionare, esaltare ed entusiasmare, aiuta a individuare e sfruttare al meglio i punti di forza dei vari componenti.

#4 – Che genere di incarico ti causa più difficoltà?

Dato che ad ogni collaboratore alcuni incarichi possono risultare più semplici e altri più complessi, diventa fondamentale saper individuare agilmente quali difficoltà riscontrate dal singolo siano in grado di influenzare la sua prestazione per uno specifico compito. Ancora una volta la fiducia reciproca tra membro del team e leader è fondamentale, se entrambe le parti si dimostrano sufficientemente collaborative, tutti ne traggono beneficio. Il titolare o capo gruppo ha modo di spartire le mansioni seguendo una logica precisa e il dipendente non è costretto a scontrarsi con problemi frustranti e l’attività specifica può essere portata a termine con i massimi risultati.

#5 – Puoi darmi maggiori informazioni sul progetto che stai seguendo?

Avere la sensazione di svolgere un’attività poco rilevante o addirittura inutile può essere una delle peggiori situazioni in un team.

L’interesse da parte del leader verso l’operato di ogni singolo membro permette non solo di capire come la squadra operi, ma anche di sottolineare l’importanza del lavoro dei singoli membri.

#6 – Hai bisogno di qualcosa per svolgere meglio i tuoi incarichi?

Partendo dal presupposto che una buona gestione aziendale si costituisce anche e soprattutto grazie al contribuito dello staff, risulta fondamentale garantire strumenti, informazioni e formazione necessari a renderlo quanto più prestante e produttivo possibile.

Per quanto i bravi e preparati, dei collaboratori senza mezzi adatti non potranno mai esprimere il loro potenziale e i risultati non saranno mai all’altezza.

#7 – Quali sono i tuoi 3 obiettivi della settimana?

Chiedere esplicitamente ad un dipendente quali siano i suoi 3 obiettivi della settimana in corso, apporta il duplice vantaggio di farlo concentrare sul quadro generale della situazione aziendale, stimolandolo a produrre più di quanto in realtà produrrebbe senza porsi dei traguardi da raggiungere in quei 5 giorni lavorativi (dal lunedì al venerdì).

#8 – Come possiamo erogare un servizio migliore per la clientela?

Ponendo questo genere di quesito, il team leader lusinga, responsabilizza il collaboratore e dimostra fiducia nel suo punto di vista (una visione chiave, perchè solitamente molto vicina al mercato reale). Quando i componenti di un team si sentono rilevanti, spesso e volentieri tendono a dimostrarsi più interessati, propositivi e proattivi.

#9 – In questo momento c’è qualcosa che ti causa frustrazione?

Riuscire a comprendere al volo eventuali malesseri o malumori provati dai dipendenti, consente di intervenire in modo tempestivo per migliorare la situazione prima che piccoli problemi di poco conto si trasformino in autentiche catastrofi. Se in ufficio si percepisce la presenza di qualche malessere, è quindi buona regola agire con pazienza e buon senso, ma senza perdere tempo.

Queste le nostre 9 domande chiave per un team building di valore: quesiti tanto semplici quanto importanti, che permettono a qualsiasi team leader di costruire dei buoni rapporti con il proprio staff e di indirizzare l’azienda nella giusta direzione.


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